L’Oscuro Gemello – I Solchi

Una cicatrice taglia in due il cuore dell’Ustalav, inferta non dalla necromanzia o dai mostri, ma dalla feroce crudeltà degli umani.
Quella che un tempo era la rigogliosa terra coltivata ardealiana nota come la Pianura di Furcina ora giace spoglia e senza vita, i suoi residenti uccisi, le sue fattorie bruciate e disseminate di sale, e la sua terra sconvolta dalle trincee degli umani guerrafondai animati dall’avidità e dall’orgoglio.
Nel 4687, infuriati dalla cattiva gestione delle ricche terre dell’Ardeal e approfittando dell’inesperienza del nuovo principe, i cavalieri del conte Aericnein Neska presero il controllo di Furcina.
Riuscito a evitare la punizione reale attraverso ritardi e manipolazioni, Neska tentò di guadagnare tempo per costringere il Conte Olomon Venacdahlia a cedergli le terre.
Il caparbio conte dell’Ardeal si dimostrò troppo orgoglioso per cedere quelle terre quasi del tutto incolte, e radunò un piccolo esercito di nobili impreparati e di contadini arruolati a viva forza per respingere i cavalieri ben addestrati di Neska.
Nonostante la loro inferiorità numerica, i soldati del Barstoi si fortificarono sfruttando gli stessi campi della regione, scavando chilometri e chilometri di trincee e bastioni per respingere le ondate di reclute ardealiane.
Sanguinarie schermaglie e cupe condizioni caratterizzarono i 6 anni di battaglia che seguirono che divennero noti come la Guerra senza Rivali.
Di fronte alla crescente ira del casato reale, il Conte Neska ritirò le sue truppe da Furcina, ma non prima di sferrare un ultimo colpo devastante: i suoi cavalieri, ritirandosi, bruciarono i campi e le foreste dietro di loro e sparsero sale sulle ceneri.
I sopravvissuti ardealiani, demoralizzati, reclamarono una terra desolata prima di valore, disseminata delle ossa dei loro compagni e delle rovine dei prosperosi villaggi di un tempo.
Anche se la corte del Principe Aduard in seguito costrinse il Barstoi a versare un risarcimento, si trattò di una somma misera, versata nel corso di vari decenni.
Oggi, i Solchi (come gli abitanti locali battezzarono il Furcina sfregiato dalle trincee) rimangono per buona parte come furono lasciati dalle truppe del Barstoi alcuni decenni fa.
Sebbene alcune forme di vita lottino disperatamente per farsi strada tra la cenere e il terreno avvelenato, la terra rimane per buona parte senza vita … ma tutt’altro che abbandonata.
Il villaggio di Feldgrau, un tempo la comunità più grande della regione, giace silenzioso, i suoi abitanti furono massacrati e gettati in una fossa comune ma i loro ricordi persistono ancora …

Breve Cronologia:

4687 Il Conte Aericnein Neska del Barstoi accusa il Conte Olomon Venacdahlia di sperperare in modo criminoso le risorse del paese lasciando andare in rovina la regione di Furgina, potenzialmente assai ricca, nelle Pianure Dragosvet.
Le truppe del Barstoi occupano l’Ardeal orientale, dando inizio alla Guerra Senza Rivali. Gli appelli dell’Ardeal alla giustizia e a una condanna reale nei confronti del Barstoi restano impantanati nelle dispute politiche.
4689 Prende in mano la situazione la nobiltà dell’Ardeal che, con il sostegno degli abitanti del Varno, attacca le truppe del Barstoi. Gli invasori si dimostrano caparbi e i campi diventano trincee.
4693 Dopo anni di combattimenti incessanti, il Conte Neska richiama le sue truppe e restituisce la Furcina all’Ardeal, ma non prima di avere bruciato e sparso sale su centinaia di chilometri quadrati di campi coltivati. Quel territorio, devastato dal fuoco e attraversato da una miriade di trincee, viene ribattezzato i Solchi.

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